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Carezze per l’anima

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Tag: luce interiore

Un “piccolo” elogio alla parola

28 settembre 201728 aprile 2025 Dott. Fabrizio BianchiniLascia un commento

Tra le tante cose che meriterebbero di essere salvate, custodite con cura, io metto anche questa piccola nota a piè pagina. La firma è quella di Sigmund Freud. Il tono è semplice, quasi quotidiano. Il contenuto, prezioso.

“Il chiarimento sull’origine dell’angoscia dei bambini lo devo a un maschietto di tre anni che una volta sentii dire alla zia in una camera al buio: «Zia, parla con me; ho paura del buio.» La zia allora gli rispose: «Ma a che serve? Così non mi vedi lo stesso.» «Non fa nulla – ribatté il bambino – se qualcuno parla, c’è la luce.»”
(S. Freud, OSF 4, Bollati Boringhieri, p. 529)

È una riflessione semplice, quasi disarmante nella sua chiarezza. Il bambino non aveva davvero paura del buio. Quello che temeva era l’assenza. Il silenzio. Il non sentire. E allora, bastava una voce a riportare la luce.

Non era la luce elettrica che cercava, ma quella che nasce dalla presenza dell’altro. È una delle intuizioni più profonde sulla natura dell’angoscia: non temiamo solo l’oscurità, ma ciò che essa rappresenta. La solitudine. Il vuoto. Il sentirsi non accompagnati.

Da anni, anche nel mio lavoro, continuo a esplorare questa possibilità: usare la parola non tanto per spiegare, ma per illuminare. Parole che, quando sono giuste, hanno la forza di far luce dentro la realtà delle persone che incontro. E non per risolvere, ma per accompagnare.

È un esercizio delicato. Non sempre facile. Ma, quando funziona, ha in sé qualcosa di straordinario. Perché non serve molto: a volte basta una frase detta con presenza, una voce che risponde, una parola che accompagna…

Come quel bambino, anche noi – adulti, pazienti, terapeuti – sappiamo che quando “qualcuno parla, c’è la luce”.

Inviato su MeditazioniContrassegnato da tag angoscia infantile, ascolto terapeutico, cura attraverso il dialogo, emozioni profonde, Freud e l'angoscia, luce interiore, paura del buio, potere della parola, presenza e parola, psicologia dell'infanzia, psicoterapia e ascolto, relazione terapeutica, Sigmund Freud, solitudine e relazione

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