Ricordare, essere ricordati è la precondizione per essere ri-conosciuti.
Per fare un esempio, noi incontriamo un vecchio compagno di liceo e nel mentre pensiamo:
– “Siamo cambiati, ma forse è lui,..ecc. Ma sì che è lui!” Lo riconosco e lui mi riconosce; a quel punto scoppia il sorriso e un abbraccio. – “Ma dove sei finito che non ti si è più visto!?” Questo atto del reciproco ricordarsi, riconoscersi, spiega come mai la Riconoscenza si chiami anche Gratitudine e viceversa. E’ un piacere misterioso…
Allora, chi si lamenta di avere poca memoria del passato più spesso l’ho trovata clinicamente come una memoria che non va troppo indietro, non riesce ad andarci più di tanto.
– “I miei ricordi cominciano dalla prima media..” Penso che non vada presa necessariamente alla lettera questa dichiarazione, tuttavia non si può non constatare che sia tardi. Vuol dire che è mancata una funzione sufficiente di “porta ricordi” da parte di chi di dovere, insomma. Perché il bambino piccolo non può ricordare, ci pensa solitamente la mamma o il papà a dirgli: “Ma lo sai che tu quando avevi un anno sei caduto così..?” Oppure: “Sai che eri così bravo a lanciare aeroplanini di carta!..”
Nessuno può rispondere alla domanda se certi ricordi – i più arcaici, i più lontani – siano tutti nostri diretti, perché li abbiamo registrati, oppure se abbiamo registrato non la nostra memoria visiva della scena, bensì registrato il racconto che mamma o papà ci fecero di quella scena.
Essere ricordati è una funzione vitale per il sentimento dell’identità personale. Tanta parte del purgatorio di Dante contiene personaggi che chiedono proprio questo: essere ricordati.
– “Ricordati di me che sono la Pia.”
Essere ricordati diventa in qualche modo il certificato dell’essere amati, perché in quel RI-COR-DO, quel COR è il cuore. E’ indizio. Non possiamo affermare che questo che dico sia scientificamente corretto, ma di sicuro lo è poeticamente.
Questa volta i nostri cugini francesi ci battono, non lo fanno quasi mai poiché noi abbiamo più Storia di loro ma questo poco importa. Per dire “imparare a memoria” in francese si dice “apprendre par coeur” che tradotto vuol dire “imparare per via di cuore”. Più chiaro di così!?